31.8 — 18.12 19
31.8 — 18.12 19
Opening | August 31, 2019 | 18:00
Lea Cetera | Beth Collar | Jeschkelanger | Ella Littwitz | Arash Nassiri
The School for Curatorial Studies Venice presents Anecdotes on Origin at A plus A Gallery opening on August 31, 2019 at 18:00.
Origin as an idea manifests on a multitude of levels, in an attempt to bring a structure from the past to a space of contemporaneity. This transition becomes as a scaffold for the future-casting nature of origin stories, while creating a large volume of literary output. These stories and myths exist globally and set-up the framework for how we structure our lives. When one considers the resonance these stories have, it becomes apparent why we should continue to question power structures that traditional concepts of origin impose on us. Casting a critical eye this exhibition traces the erosion of several overarching concepts and studies the significance of identity, history, and theory.
Navigating through moments that disrupt accepted narratives, the artworks overlay existing environments and objects to create parallel narratives. This exhibition is curated by 19 individuals from 15 countries with varied perspectives on origin; unpacking perceptions of culture to create a sense of movement in time and thought. Exhibited pieces include sculpture, print, video, installation, as well as an off-site performance.
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Anecdotes on Origin
3 settembre 2019 – 10 Gennaio 2020
Inaugurazione il 31 agosto 2019 alle ore 18.00
Lea Cetera | Beth Collar | Jeschkelanger | Ella Littwitz | Arash Nassiri
Anecdotes on Origin è l’emblematico titolo della mostra che si inaugura sabato 31 agosto 2019, alle ore 18:00 presso la galleria A plus A; risultato di uno lungo lavoro di studio svolto dai curatori della School for Curatorial Studies Venice, e comprende lavori di artisti quali: Lea Cetera, Beth Collar, Jeschkelanger, Ella Littwitz, Arash Nassiri.
Anecdotes on Origin esplora un concetto permeabile come quello di origine, genesi di attività gnoseologiche e fonte di dubbi antropologici. La mostra, infatti, rintraccia nell’erosione di diversi concetti sovrani di origine delle prospettive diverse, che corrompono la predeterminazione dettata dal tempo e dalla storia.
A livello globale, da tempo immemore, la storia delle origini, insieme alla mitologia, crea una struttura di valori che viene utilizzata per navigare o interpretare l’esistenza nel suo sviluppo. Nonostante la trasparenza di questo costrutto sociale, l’umano intelletto risulta inconsciamente imprigionato all’interno di canali scolpiti sin dai primordi. Difficile è la rimozione dei pregiudizi creati dai miti della ripetizione dell’origine e nell’origine, in quanto instillati sovente attraverso la conquista e la violenza, in un moto che ne riproduce la struttura formale attraverso la ripetizione, mascherando nel contenuto lo scorrere del tempo.
La mitologia inerente l’origine pare imporre interpretazioni incapaci di affrontare deviazioni, imbrigliando così il libero arbitrio ed ogni libertà in un devastante cortocircuito.
L’intento della mostra è di cristallizzare alcune visioni d’origine, riflettendo su questioni come la geografia, la storia, l’identità e la società. Gli artisti selezionati concorrono a creare un dialogo che suggerisce prospettive diverse sul tema decontestualizzando oggettività, natura e biologia, cercando di smontare le percezioni della cultura.